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Pubblicato il nuovo Bando Ocm Promozione Vino Paesi Terzi 2024-2025



Il settore vitivinicolo italiano riceve un impulso significativo con la pubblicazione il 3 maggio 2024 del nuovo decreto Ocm Vino per i Paesi Terzi, annunciato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Il nuovo provvedimento stanzia un totale di 93 milioni di euro, di cui 22 milioni direttamente dal ministero e ulteriori 71 milioni attraverso bandi regionali e multiregionali, promettendo un grande impatto sulle attività promozionali delle cantine italiane all'estero.

Con una partenza prevista per il 16 ottobre e la scadenza per la presentazione dei progetti fissata al 3 luglio, il settore si prepara a un'espansione significativa e strategica delle sue attività di esportazione.

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, sottolinea l'efficienza e l'impegno del suo dicastero: "Abbiamo risolto i processi complicati che abbiamo trovato in eredità e ora abbiamo una strategia chiara per potenziare l'export di vino italiano. La promozione delle nostre imprese è sempre stata una priorità e abbiamo agito di conseguenza, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti del settore e il sistema fieristico."


Silvana Ballotta, AD Business Strategies

“Sono soddisfatta del nuovo decreto – dice Silvana Ballotta, AD di Business Strategies – visti i tempi ristretti con cui è stato concepito. Il decreto tiene conto, in parte, delle sollecitazioni che aveva fatto la filiera del vino. E’ stato tolto il limite dei 5 paesi target; su alcune voci di spesa sono stati eliminati i preventivi; e le risposte alle varianti che vengono fatte durante l’attività di promozione sono più favorevoli al beneficiario, con tempi più rapidi. Oltre al fatto che sono stati stabiliti criteri di valutazione più oggettivi. Ci sono meno fondi, è vero, e quindi mi aspetto una corsa all’ultimo progetto. Per il resto, auspico una revisione del “decreto madre” per il prossimo anno, e quindi per la campagna 2025/2026 dopo una più intensa concertazione con l’intera filiera che porti a un reale snellimento delle pratiche burocratiche. Se pensiamo che, ancora oggi, c’è l’obbligo di presentazione cartacea del progetto. E questa mi sembra una cosa un po’ anacronistica. Oggi abbiamo visto un primo spiraglio positivo. Ora auspichiamo modifiche più importanti nel prossimo decreto”.


Un aspetto rilevante del bando è la parziale semplificazione burocratica: non sarà più necessario presentare preventivi di spesa dettagliati per vitto, alloggio e trasporti locali, e si elimina anche la necessità della dichiarazione del soggetto terzo e del limite dei cinque paesi per progetto. Inoltre, i tempi di risposta istituzionali alle varianti sono stati ridotti da 60 a 30 giorni, migliorando l'efficienza e la trasparenza nella valutazione dei progetti.


Queste iniziative mirano a rafforzare la posizione dell'Italia nel mercato mondiale del vino, aumentando la visibilità e la competitività delle sue cantine.







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