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Neuromarketing e Neuroselling nel mondo del vino


Business Strategies - Training di neuromarketing e neuroselling
Business Strategies - Training di neuromarketing e neuroselling

Business Strategies è costantemente impegnata a esplorare nuove frontiere per potenziare le competenze dei suoi dipendenti e offrire soluzioni all’avanguardia ai propri clienti.

Lo scorso 6 marzo 2025, abbiamo organizzato un training esclusivo su Neuromarketing e Neuroselling dedicato al settore del vino, riservato ai nostri collaboratori e guidato dal Professor Vincenzo Russo del Behavior and Brain Lab dell’Università IULM.

Il corso ha permesso al nostro team di studiare come le neuroscienze possono rivoluzionare le strategie di marketing e vendita nel mondo vinicolo, un settore in cui estetica ed emozioni giocano un ruolo cruciale. 


Behavior and Brain Lab IULM

Il corso è stato condotto da Vincenzo Russo, rinomato esperto di neuro-psico-fisiologia e Direttore del Behavior and Brain Lab dell’IULM, un centro di eccellenza italiano dedicato allo studio delle decisioni, delle emozioni e delle azioni attraverso approcci neuroscientifici. Utilizzando tecnologie avanzate come l’elettroencefalografia (EEG), la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e il tracciamento oculare, il laboratorio analizza le risposte cerebrali per comprendere a fondo i comportamenti dei consumatori.


NEUROMARKETING: comprendere il consumatore a livello cerebrale

Il neuromarketing si basa sull’analisi delle reazioni sensomotorie, cognitive ed emotive dei consumatori agli stimoli di marketing, con l’obiettivo di capire cosa li spinge a scegliere un prodotto piuttosto che un altro.

Nel settore del vino, questo significa studiare come elementi come etichette, packaging e ambientazioni influenzano le decisioni d’acquisto a livello inconscio.

Durante il corso, sono stati presentati i criteri per valutare etichette vinicole efficaci, Tra questi:  

  • Visibilità sugli scaffali: l’abilità di un’etichetta di distinguersi in un mercato competitivo.  

  • Riconoscibilità del brand: il rafforzamento dell’identità aziendale attraverso il design.

  • Coerenza con il prodotto: l’allineamento tra l’etichetta e le caratteristiche del vino.  

  • Chiarezza delle informazioni: la leggibilità e completezza dei dati, come annata e regione.  

  • Qualità del design: l’attrattiva estetica, la sobrietà e l’impatto visivo.


I criteri sono stati analizzati attraverso studi sulla percezione, dimostrando come elementi visivi, come colori vivaci, tipografia leggibile e layout ben strutturati, possano evocare emozioni specifiche e guidare le scelte dei consumatori. Ad esempio, un’etichetta con tonalità calde e un design chiaro può aumentare l’attrattiva, mentre la coerenza con il brand rafforza la fiducia nel prodotto.


NEUROSELLING: ottimizzare le vendite con le emozioni

Complementare al neuromarketing, il neuroselling si concentra sull’ottimizzazione delle tecniche di vendita, sfruttando i trigger emotivi e cognitivi identificati dalle neuroscienze, utilizzando strumenti come lo storytelling, il linguaggio persuasivo e le ambientazioni per creare connessioni emotive profonde con i clienti. Un esempio pratico è l’uso di narrazioni che evocano il territorio, la tradizione o la storia di un vino, elementi che possono aumentare significativamente la probabilità di acquisto. Un approccio che si è rivelato particolarmente efficace in contesti come degustazioni, vendite in negozio o presentazioni online, dove l’interazione diretta con il cliente finale è fondamentale.



Il training ha messo in luce alcuni aspetti interessanti che influenzano il comportamento dei consumatori. 

Ad esempio, la percezione del valore di un vino è fortemente influenzata dal PREZZO: ripetute analisi hanno dimostrato che i consumatori provano maggiore piacere nel bere un vino che credono costoso, anche se è identico a uno più economico; un fenomeno, noto come effetto placebo del prezzo che sottolinea l’importanza di una strategia di posizionamento ben calibrata.



Altro elemento emerso riguarda il ruolo della musica come potente stimolo sensoriale. Gli studi presentati hanno evidenziato che la musica può influenzare le preferenze d’acquisto in modo significativo: ad esempio, il 50% dei partecipanti a un esperimento ha scelto un vino francese invece di uno spagnolo dopo aver ascoltato chansons francesi, mentre il 35% ha fatto il contrario dopo aver ascoltato canzoni spagnole. Tuttavia, il corso ha sottolineato che, al di là delle associazioni “nazionali”, una musica ben individuata può influenzare le vendite di tutti i vini, indipendentemente dalla loro origine. In particolare, generi come la musica classica o quella ambientale rilassante sono stati indicati come validi per creare un’atmosfera sofisticata e accogliente, che incoraggia i clienti a spendere di più e a percepire i vini come più prestigiosi, indipendentemente dalla tipologia.



Business Strategies

Le competenze acquisite durante il corso aprono nuove opportunità per supportare le aziende vinicole nostre clienti. 


L’approccio “Top Edge Technology for Top Edge Marketing” riflette l’impegno di Business Strategies nell’innovazione, e ci permette di ottenere risultati completi e di eccellenza. 


Nell’evoluzione del settore vitivinicolo, ci posizioniamo, ancora una volta, come leader applicando tecniche innovative come il neuromarketing e il neuroselling,  ottimizzando l’efficacia delle strategie di marketing e vendita, e rispondendo alle crescenti aspettative delle cantine e dei mercati internazionali sempre più attenti a delle esperienze complessive che sappiano combinare estetica, emozione e autenticità.




Se desideri scoprire come le nostre strategie e i nostri progetti possono portare il tuo brand al successo, contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata.









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