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Quali prospettive per il vino Italiano nei mercati asiatici? Focus Luglio 2024



L'interesse per il vino italiano è in crescita in molti paesi asiatici, alimentato da una combinazione di fattori economici, culturali e demografici.

Il mercato del vino in Asia-Pacifico è previsto in forte crescita, con un aumento del 6,85% annuo fino al 2027.

Paesi come Singapore e Corea del Sud stanno diventando sempre più importanti per gli esportatori di vino italiano, offrendo nuove opportunità di espansione e consolidamento della presenza del vino italiano nella regione.



Singapore

Singapore si sta affermando come un hub chiave per il commercio del vino nel Sud-Est asiatico. La popolazione di Singapore è di circa 5,7 milioni di persone, con un alto reddito pro capite che la rende un mercato appetibile per prodotti di alta qualità, inclusi i vini.

Nel 2021, le esportazioni di alimenti e bevande italiane a Singapore sono cresciute del 15,1%, raggiungendo i 145 milioni di dollari di Singapore.



L'evento "Italian Food & Beverage Singapore" (IFBS), organizzato dalla Camera di Commercio Italiana a Singapore, è una piattaforma strategica che permette ai produttori italiani di connettersi con acquirenti provenienti da tutta la regione Asia-Pacifico. Questo evento facilita incontri B2B, degustazioni e presentazioni di prodotti, promuovendo il vino italiano e consolidando la sua presenza sul mercato. Durante l'edizione del 2023, oltre 30 espositori hanno partecipato all'evento, con più di 600 visitatori e 50 acquirenti provenienti da tutta l'Asia.



Corea del Sud

La Corea del Sud, con una popolazione di circa 51 milioni di persone, è un altro mercato emergente di grande interesse per i produttori di vino italiani.


Negli ultimi cinque anni, il consumo di vino nel paese è aumentato del 168%, riflettendo un cambiamento nelle abitudini di consumo e un crescente apprezzamento per i vini di qualità. Nel 2020, la Corea del Sud ha importato circa 44 milioni di litri di vino, con una spesa totale di oltre 240 milioni di dollari. Gli importatori sudcoreani sono particolarmente interessati ai vini italiani per la loro varietà e qualità, oltre che per l'associazione con la cucina italiana, molto popolare nel paese.



I mercati e i Social Media


KakaoTalk e Naver per la Corea del Sud

I produttori di vino italiani possono considerare la creazione di contenuti specifici per KakaoTalk e Naver Blog, utilizzando questi canali per promozioni, comunicazioni e storytelling visivo dei loro prodotti. KakaoTalk, con i suoi oltre 45 milioni di utenti attivi, è l'app di messaggistica dominante in Corea del Sud, mentre Naver è il motore di ricerca più popolare e include una piattaforma di blogging molto utilizzata.



Facebook e Instagram per Singapore

Utilizzare Facebook per campagne pubblicitarie mirate e per costruire una comunità attiva attorno al marchio. Instagram può essere sfruttato per collaborazioni con influencer locali e per condividere contenuti visivi accattivanti che mostrano la qualità e la storia dei vini italiani. Queste piattaforme sono ampiamente utilizzate a Singapore e sono ideali per raggiungere diverse fasce di età.



YouTube per entrambi i mercati

Creare contenuti video di alta qualità su YouTube, che possano raccontare la storia del vino italiano, mostrare i processi di produzione e offrire degustazioni virtuali, può aiutare a raggiungere e coinvolgere un vasto pubblico in entrambi i paesi. YouTube è una piattaforma molto popolare sia in Corea del Sud che a Singapore, e viene utilizzata per contenuti educativi e di intrattenimento.


Vino, tariffe e dazi

Singapore

Singapore è generalmente un porto libero e un'economia aperta, applicando un dazio zero alla maggior parte delle linee tariffarie grazie alla politica di nazione più favorita (MFN). Tuttavia, vengono applicate alte accise su alcune bevande alcoliche, incluso il vino, per ragioni sociali e ambientali. Inoltre, un'imposta sul valore aggiunto (IVA) dell'8% si applica a tutte le importazioni​ ​.


Corea del Sud

In Corea del Sud, il vino italiano beneficia dell'accordo di libero scambio UE-Corea, che ha eliminato i dazi su quasi il 99% dei prodotti importati. Tuttavia, il vino è soggetto a un'imposta sul valore aggiunto (IVA) del 10% e a un'accisa speciale che varia dal 10% al 20%, a seconda del tipo di prodotto (ref EUR-Lex)​.



In conclusione, il mercato asiatico offre un grande potenziale per l'espansione del vino italiano. Con una crescita prevista del 6,85% annuo fino al 2027, paesi come Singapore e Corea del Sud rappresentano opportunità chiave per i produttori italiani. Attraverso eventi strategici come l'IFBS, una forte presenza nelle fiere internazionali, ottimo uso dei social media, i produttori italiani possono consolidare la loro presenza e sfruttare le opportunità offerte da questi mercati emergenti.

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